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Se la denuncia all’Antitrust è un autogol degli agenti

NewSintesi e Rassegna Stampa | 5 Luglio 2014 | 0

Settimana difficile per la categoria degli agenti assicurativi, usciti quasi a pezzi delle assemblee di settore.

 

Settimana difficile per la categoria degli agenti assicurativi, usciti quasi a pezzi delle assemblee di settore. Incassato il fatto di essere stati nominati una sola volta, peraltro incidentalmente, nel discorso di 20 pagine del 2 giugno, dal Presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, gli iscritti alla lettera A del Rui hanno poi scoperto dallo speach del 1° luglio del presidente Ania Aldo Minucci, che anche gli assistenti telefonici delle compagnie potrebbero diventare loro concorrenti: non bastavano – avranno pensato – banche, promotori e compagnie dirette. «Non è lontano il tempo in cui l’addetto al call center si trasformerà in un vero consulente assicurativo, pronto a gestire un proprio portafoglio clienti», ha spiegato alla folta platea Minucci.
Non sono state queste le uniche dichiarazioni a fare sobbalzare sulla sedia i rappresentati sindacali degli agenti. Il presidente Ania ha infatti detto ufficialmente «stop» alla trattativa per il rinnovo dell’Ana (Accordo Nazionale Agenti) che aveva avuto inizio nella primavera 2013, dopo cinque anni di gelo. I primi contatti, come è noto, si erano interrotti a causa dell’indagine Antitrust, avviata a seguito di una denuncia dello Sna, il principale sindacato di categoria degli intermediari. «Alla luce degli esiti del procedimento, conclusosi peraltro senza applicazione di alcuna sanzione, – spiega Minucci – e dei conseguenti impegni assunti dalle imprese, appare difficile che rimangano spazi per la contrattazione collettiva di categoria a livello nazionale». Restano spazi secondo Ania solo sul fronte della previdenza complementare.
La sensazione nella categoria è che la vicenda dell’indagine Antitrust sull’elusione del divieto di monomandato si sia rivelata per gli agenti più che una vittoria, un boomerang che potrebbe aprire la via alla contrattazione aziendale minando, proprio a causa degli impegni assunti dalle compagnie, molto eterogenei tra loro, la contrattazione collettiva nazionale con delle ripercussioni non da poco sulle istituzioni conquistate categoria: rivalsa e quant’altro.

FONTE PLUS 24

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