GaGi_Marzo2023

marzo 2023 5 sezioni) e un’infinità di caselle da attivare per poter assicurare di fatto le stesse cose? Si parla spesso di mercato quasi come di un’entità astratta, autonoma, che ci governa e condiziona, ma, se ci riflettiamo un attimo, il mercato siamo noi con i nostri interessi, gusti e necessità. Davvero abbiamo voluto questa trasformazione o più tristemente ne siamo stati le vittime? Le compagnie inseguono le prescrizioni normative o dettano le linee guida dell’offerta mettendoci la farina del loro sacco? Il legislatore, normando, definisce il mercato o è quest’ultimo a indirizzare il legislatore che poi norma sovente senza cognizione di causa (pensate a cosa sta succedendo in questi giorni con il PreventIvass)? Quindi è nato prima l’uovo o la gallina? Vien quasi da ridere a rileggere il Protocollo Ivass del 2018 (quell’anno assicuravamo le abitazioni con le 57 pagine della Sei a casa) che, pomposamente, riportava nell’oggetto: “semplificazione dei contratti assicurativi - Linee guida del Tavolo tecnico ANIA ASSOCIAZIONI CONSUMATORI-ASSOCIAZIONI INTERMEDIARI per contratti semplici e chiari” La gestione da parte dell’IVASS dei reclami degli assicurati ha messo in luce come un frequente motivo di insoddisfazione della clientela derivi dal fatto che le clausole contrattuali non sono sempre chiare ed univoche, soprattutto in tema di garanzie (ciò che è coperto dall’assicurazione) ed esclusioni (ciò che non è coperto). Sovrapposizioni e ridondanze ed un linguaggio non sempre comprensibile ostacolano la comprensione del prodotto da parte dell’assicurato e possono essere fonte di conflitto in caso di sinistro. Son trascorsi 4 anni da quella richiesta di semplificazione e io ho la netta sensazione che il consumatore oggi riesca a comprendere molto meno di ieri. Ricordiamoci, comunque, che se qualcosa è scritto sulle CGA significa che ha una sua importanza nel definire cosa, come e quando la polizza opererà in caso di sinistro (altrimenti non lo avrebbero scritto). Sovente scherziamo affermando che i nostri clienti, prima di sottoscrivere il contratto, dovrebbero leggersi tutto il “malloppo”, ma, visto che siamo noi a proporglielo, sarebbe opportuno che fossimo noi a studiare con molta attenzione tutte le trecentotrentasette pagine, ricordandoci bene gli obblighi di legge che l’Ivass ci impone, ma soprattutto quelli morali che contraiamo con i nostri clienti. Forse il marketing e la guerra dei prezzi sono i veri maker che obbligano le compagnie a creare prodotti più accattivanti e apparentemente meno cari, dove le coperture assicurative sembrano perdere importanza a vantaggio di assistenze e servizi attraenti e poco costosi da sostenere. Per chi si occupa professionalmente della materia, però, resta il sospetto che a crescere sia solo il fumo e non l’arrosto. Per concludere, uovo o gallina poco importa, la considerazione da fare è che ormai la frittata è fatta. Buona lettura

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