Dopo il documento congiunto del 12 marzo scorso indirizzato al Presidente SNA Claudio Demozzi ed all’Esecutivo Nazionale del Sindacato da parte di nove presidenti dei Gruppi Agenti aderenti al Comitato GAA SNA e di quattordici componenti delle Provinciali del Sindacato Nazionale (molti dei quali presidenti delle stesse),
Lettera aperta al Presidente Nazionale dello SNA Claudio Demozzi
In un contesto socio-economico già in profonda crisi, il settore dell’intermediazione assicurativa risulta particolarmente penalizzato anche dai cambiamenti che stanno incidendo in modo ormai insostenibile sulla redditività dell’intero sistema agenziale.
E’ di tutta evidenza che il processo di disintermediazione, iniziato ormai da alcuni anni, sta subendo una accelerazione che rischia di compromettere in modo irreversibile la sopravvivenza dell’intermediazione professionale.
Se da una parte responsabilmente l’agente deve ripensare il proprio ruolo in chiave più moderna ed integrata con il mondo che cambia, dall’altra compito inderogabile del Sindacato è tentare di preservare le peculiarità del modello distributivo agenziale per consentire un passaggio progressivo al nuovo mondo.
Per realizzare ciò, è però indispensabile coniugare principi fondamentali ed irrinunciabili con la realtà e con le problematiche concrete e quotidiane.
A due anni da quella che doveva essere una svolta nel sistema di rappresentanza dello Sna per avvicinare l’associazione di categoria ad un metodo più moderno di confronto, assistiamo invece ad un progressivo ed inesorabile allontanamento da questa realtà.
La “distensione e diplomazia” hanno lasciato il posto ad una guerra costante e continua con tutti gli interlocutori istituzionali di riferimento portando lo Sna ad un isolamento che in questo momento lo allontana sempre più dal raggiungimento degli obiettivi prefissati.
I gruppi agenti hanno più volte sollecitato un confronto reale e costruttivo con la rappresentanza generalista, perché soltanto mettendo a fattor comune le rispettive esperienze e punti di osservazione si poteva arrivare ad una sintesi costruttiva. Ma tutte le sollecitazioni, dopo un’apparente condivisione, sono cadute nel vuoto.
I Presidenti Provinciali, cuore pulsante e fulcro dello Sna, sono stati progressivamente relegati a ruolo di meri esecutori di decisioni calate dall’alto mai realmente condivise.
In ultimo ci si è costantemente sottratti a qualsiasi confronto con le altre associazioni di categoria per la ricerca di posizioni comuni da rappresentare nei tavoli istituzionali anche quando questo poteva essere funzionale a rafforzare le tesi sostenute.
Emblematica poi la situazione di stallo dell’Enbass e della Cassa malattia dove si sono anteposte obiezioni formali all’impellenza di garantire a tutti i colleghi la possibilità di accedere a servizi che da sempre abbiamo sollecitato.
Vista la complessità del momento, ben riassunta anche nella lettera aperta diramata nei giorni scorsi da alcuni Presidenti di Gruppo e da alcuni colleghi, auspichiamo che argomenti rilevanti quali il Fondo Pensione Agenti, il tavolo ANIA, il CCNL, le modifiche che l’indagine Antitrust rischia di portare al sistema della contrattazione collettiva, trovino il giusto spazio di approfondimento al prossimo comitato centrale nonostante anche questa volta l’organizzazione e la scelta della location non denotino particolare sensibilità per l’importanza del dibattito.
Presidente Provinciale di Ascoli Piceno Alfonso Peccio
Presidente Provinciale di Como Guido Imparato
Presidente Provinciale di Enna Pippo Consolo
Presidente Provinciale di Ferrara Emanuela Marangoni
Presidente Provinciale di Foggia Emilio Gaeta
Presidente Provinciale di Frosinone Leopoldo Leoni
Presidente Provinciale di La Spezia Roberto Zambelli
Presidente Provinciale di Lecco Adriano Zuppati
Presidente Provinciale di Ravenna Sauro Vincenzi
Presidente Provinciale di Roma Giorgia Pellegrini
Presidente Provinciale di Siracusa Alfonso Saetta
FONTE INTERMEDIA CHANNEL