Promosse con la sufficienza ma qualcosa resta da fare per rafforzare i presidi e gestione dei rischi delle assicurazioni italiane.
Promosse con la sufficienza ma qualcosa resta da fare per rafforzare i presidi e gestione dei rischi delle assicurazioni italiane. E la Vigilanza promette di non far sconti. Dopo le banche anche le compagnie europee si sono sottoposte agli «stress test». I dati (di sistema) sono stati resi noti ieri dall’Eiopa, l’Autorità europea, che ha condotto l’esercizio in raccordo con le Authority nazionali (Ivass in Italia) su un campione di compagnie e gruppi che rappresenta il 55% del mercato europeo e il 60% di quello italiano. La scelta di non divulgare l’elenco di promossi e bocciati viene spiegato con l’obiettivo di «mettere in luce i fattori di robustezza e vulnerabilità del settore» e non di definire l’adeguatezza patrimoniale delle singole aziende. «Anche perché l’esercizio è basato su un regime regolatorio, Solvency 2, non ancora in vigore» e peraltro utilizzato in una versione incompleta.
I test in questione sono tre, di cui due molto severi, svolti sui bilanci 2013. Il primo condotto su uno scenario di base sui requisiti Solvency 2 (dal 2016 vanno rivalutati gli effettivi profili di rischio) è stato superato dal 100% del campione italiano contro l’86% di quello europeo. Il secondo, vero «stress test», ha preso in considerazione forti choc come il crollo di titoli di Stato e Borse, i riscatti di massa, le catastrofi naturali con relative conseguenze sui rami vita e danni. Qui la quota di promossi si dimezza al 50% , poco sotto la media europea (56%). Nell’ultimo, superato dall’83% delle assicurazioni italiane (contro la media europea del 76%) è stato considerato un duplice scenario: livelli persistentemente bassi di tassi e inversione della curva dei tassi con quelli a breve più alti di quelli a lungo termine.
Spiega Alberto Corinti consigliere dell’Ivass e componente del board di Eiopa: «I risultati sono complessivamente rassicuranti per il sistema assicurativo italiano, che nei tre scenari considerati mostra andamenti migliori o sostanzialmente in linea con quelli medi del campione europeo.
Tuttavia questo non ci deve indurre a facili ottimismi. Da domani l’azione delle Autorità di vigilanza nazionali si intensificherà avendo presente i punti di forza
e di debolezza. Del resto questo era precisamente il suo scopo».
FONTE CORRIERE DELLA SERA