News

  • Comunicazione su Contributo Unificato: modifiche a partire dal 1/1/2023 20 Gennaio 2023
  • IMPORTANTE: nuova polizza collettiva Infortuni Agenti e famigliari 29 Dicembre 2022
  • Organigramma GA-GI triennio 2022-2025 11 Luglio 2022
  • Mozione e risultati votazioni 34° Congresso di Monopoli 28 Giugno 2022
  • Lettera del presidente: importanti novità per la Compagnia 23 Giugno 2022
Gruppo Agenti Generali Italia
11:56
21/03/2023
  • Home
  • Chi Siamo
  • Sala stampa
    • Dicono di noi
    • Comunicati stampa
    • NewSintesi e Rassegna Stampa
    • Comunicazioni agli associati
    • Manuali utili, studi, pubblicazioni e ricerche di mercato
  • Foto e Video
    • Foto
    • Video
  • Congressi e Convention
  • Contatti
  • Siti Utili
  • Privacy
  • Area Soci

Studio ANIA-Cerved “Coperture assicurative e probabilità di default delle PMI”

NewSintesi e Rassegna Stampa | 22 Settembre 2014 | 0

In alcuni recenti studi sulle Piccole e Medie Imprese si è osservata una correlazione positiva tra la presenza di coperture assicurative e una maggiore facilità di accesso al credito a migliori condizioni. In questa prospettiva di ricerca Cerved e ANIA hanno intrapreso uno studio per valutare se le informazioni relative alla presenza e alla configurazione…

 

A prescindere dai vari fattori che influenzano il merito creditizio di una PMI, diversi studi* hanno osservato che le imprese più assicurate, in termini di numero di garanzie attivate, hanno un migliore accesso al credito, sia dal punto di vista del costo e delle condizioni del finanziamento, sia da quello del numero di istituti disposti a concederlo.

Questa evidenza ha spinto l’ANIA, come primo passo, a costruire un indicatore quantitativo del grado di copertura assicurativa delle PMI, differenziato per settore di attività e altre caratteristiche, che sintetizzasse la capacità delle possibili configurazioni assicurative di coprire l’universo dei rischi assicurabili dalla particolare impresa. Per l’associazione delle imprese assicurativa “è evidente, infatti, che il semplice numero di garanzie assicurative attivate risulta essere un’informazione che non tiene adeguatamente conto del contenuto e della qualità delle garanzie stesse”.

Lo studio “Coperture assicurative e probabilità di default delle PMI”, realizzato assieme a Cerved, ha messo in luce l’esistenza di una relazione statistica, non strettamente lineare, tra l’estensione delle coperture assicurative ed il rischio di credito stimato sulla base del modello interno proprio di Cerved e osservato sulla base dei tassi di insolvenza breve termine (a 12 mesi).

“La significatività del fenomeno – segnala ANIA – appare peraltro variabile tra i comparti, più forte nei settori più ‘pesanti’ dell’edilizia e manifatturiero e più sfumata nel commercio, trasporti e servizi”.

“Ricorrendo ad un modello di regressione multivariata – si legge nella nota di presentazione dello studio – abbiamo verificato la combinazione dei segnali che maggiormente è in grado di qualificare il profilo delle PMI con coperture assicurative ‘influenti’ e ‘neutre’ dal punto di vista del rischio di insolvenza a breve. L’esperimento ha mostrato la rilevanza dei segnali comportamentali connessi alle coperture assicurative che potrebbero contribuire a migliorare la predittività dei modelli di previsione del rischio di credito”.

In particolare, sottolinea l’associazione delle imprese assicurative, “si è dimostrato che delle particolari configurazioni di alcune variabili assicurative (il mancato rinnovo, la presenza/assenza ed il numero delle garanzie presenti) potrebbero essere adottate come parametri per affinare l’accuratezza dei modelli predittivi. I segnali comportamentali negativi (mancato rinnovo) rappresentano situazioni rare, ma che quando si verificano sono estremamente predittive”. In aggiunta è stato inoltre possibile “costruire delle particolari configurazioni di diverse variabili assicurative fortemente significative”. La correlazione con l’attuale ponderazione dell’indicatore del grado di copertura assicurativa (GCA) “è apparsa meno evidente”.

Le evidenze dello studio, ad avviso dell’ANIA, potrebbero essere affinate in un passo successivo “ampliando le osservazioni statistiche su di un profilo temporale più ampio, per poter incorporare nei risultati relazioni maggiormente strutturali”, esaminando, da un lato, la propensione alla copertura assicurativa su più periodi e, dall’altro, verificando la sopravvivenza dell’impresa in una prospettiva di più lungo termine (non solo a distanza di 1 anno).

L’associazione constata inoltre come gli esiti dell’analisi statistica oggetto del presente documento non possono essere considerati definitivi, auspicandosi però “che possano contribuire ad un dibattito che coinvolga in primo luogo il mondo bancario sulla valorizzazione della presenza di coperture assicurative nel processo valutativo del merito creditizio”.

Lo studio è diviso in quattro capitoli e in una doppia sezione di appendice: Nel capitolo 1,“Analisi descrittive e rischiosità media delle PMI assicurate”, viene esaminato il campione statistico delle imprese costruito con l’ausilio delle compagnie, evidenziandone le peculiarità in termini di composizione geo-settoriale e di rischiosità rispetto al resto delle PMI. Nel capitolo 2,“I risultati dell’indagine statistica in merito alla relazione tra solvibilità e coperture assicurative”, sono riportate le evidenze statistiche in merito alla relazione tra l’indicatore di sintesi del grado di copertura assicurativa (GCA) e il tasso di insolvenza creditizia a breve termine. Nel terzo capitolo, “Il modello di valutazione del merito di credito di Cerved”, è riportata una descrizione dettagliata del modello di credit scoring adottato da Cerved e di come esso classifica il merito di credito delle PMI assicurate. Nell quarto e ultimo capitolo, “Il contributo dell’informazione sul comportamento assicurativo nella previsione del merito di credito: un’analisi esplorativa”, viene testato statisticamente la correlazione multivariata tra profilo assicurativo e tasso di insolvenza, selezionando i segnali che possono contribuire ad aumentare l’accuratezza dei modelli di credit scoring.

Come detto precedentemente, lo studio si conclude con una doppia sezione di appendice: La descrizione di calcolo dell’indicatore GCA – “grado di copertura assicurativa delle PMI” – ed infine la descrizione del passaggio dal campione rilevato da ANIA a quello conclusivo (oggetto dell’analisi statistica), tramite l’eliminazione dei record non utilizzabili nella fase di aggregazione con i dati sul merito creditizio di Cerved.

FONTE INTERMEDIA CHANNEL

Previous
ARTICOLI DI STAMPA – INSURANCE TRADE
Next
L’Rc auto adesso viaggia in ordine sparso

Area Soci

ricordami
password dimenticata?
Torna al login

Non sei ancora registrato?

Hai dimenticato sia username che password? Manda una mail a gruppoagenti@generali.it

Social

34° CONGRESSO NAZIONALE GA-GI 17-18 GIUGNO 2022 – MONOPOLI

banner

Magazine GA-GI NewSintesi

banner

Coordinamento Europeo degli Agenti delle Generali

banner

Emergenza Coronavirus – Covid19

banner

Rubrica Agenti

banner

Fondo Pensione Gruppo Agenti Generali Italia

banner

Associazione ex Agenti

banner

Cassa Previdenza per gli Agenti delle Assicurazioni Generali

banner
Copyright © 2019 gruppoagentigenerali.it Ragione Sociale: Gruppo Agenti Generali Italia - CF: 80137230159 - Sito realizzato da UNOONE - Cookie Privacy Policy