Secondo una ricerca condotta da Das, compagnia specializzata del Gruppo Generali, meno di 2 italiani su 10 (17,2%) utilizzano un’assicurazione di tutela legale per proteggersi dai contenziosi che possono insorgere nella vita quotidiana. I dati delle altre nazioni europee.
Il 60% degli italiani non è a conoscenza dell’esistenza delle polizze di tutela legale e nel nostro Paese meno di 2 italiani su 10 (17,2%) utilizzano un’assicurazione di tutela legale per proteggersi dai contenziosi che possono insorgere nella vita quotidiana; in Germania lo fa una famiglia su 3 e in Austria una su 2. È quanto emerge da una indagine condotta da Das, compagnia veronese del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, che sottolinea«l’importanza delle polizze di tutela legale per ridurre tempi e costi della giustizia civile italiana, garantire una tutela adeguata anche ai meno abbienti e sostenere le Pmi italiane».
La ricerca di Das, che è stata effettuata su un campione selezionato di cittadini (tra cui numerosi imprenditori e professionisti) ha evidenziato che il 59% degli intervistati «non sa cosa sia un’assicurazione di tutela legale e anche il restante 40%, che ha dichiarato di conoscere questo tipo di coperture, ha solo un’idea vaga dei vantaggi e dei servizi inclusi. Coloro che sottoscrivono queste coperture assicurative sono soprattutto maschi, residenti nel Nord Est, e svolgono un’attività da liberi professionisti o imprenditori. Chi non conosce questo genere di assicurazioni non ha nemmeno la percezione dei rischi legali a cui può andare incontro nella gestione della propria vita privata e professionale. Eppure, approfondendo l’analisi di queste coperture, il 34,4% degli intervistati sarebbe disposto a spendere tra i 100 e i 250 euro per una polizza che tuteli la propria famiglia, il 16,5% arriverebbe fino a 500 euro e il 9,5% pagherebbe anche più di 500 euro».
I dati di mercato evidenziano come la Germania rappresenti il 46% del mercato europeo delle assicurazioni di tutela legale, distaccando Francia (12%), Olanda (9%) e Regno Unito (8%). Rilevanti i numeri dell’Austria, che con una popolazione di appena 8,5 milioni di abitanti (meno del 15% della popolazione italiana) assorbe il 6% del mercato europeo, contro il 4% del nostro Paese.
FONTE TUTTO INTERMEDIARI