Cari colleghi,
nella scorsa settimana il gruppo Intesa San Paolo è stato molto attivo nella città di Torino organizzando un convegno sulla diffusione della cultura assicurativa e il conseguente impatto dell’innovazione tecnologica ospitando il presidente dell’Ivass nonché direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ed inaugurando nella sede rinnovata un nuovo spazio denominato Area X , aperto al pubblico , con lo scopo di aiutare ad accrescere la cultura assicurativa .
Intesa San Paolo Assicura, compagnia specializzata nei rami danni, con questa area X utilizza le più moderne tecnologie (simulazione e schermi a led) per far capire ai visitatori scenari di possibili imprevisti, induce a far nascere i bisogni di protezione anche attraverso posizioni di realtà virtuali, tutto questo per diffondere la cultura della prevenzione e della tutela del rischio. Sorprende che a incarnare tale ruolo di “diffusore” della cultura assicurativa si erga il principale gruppo bancario italiano.
E’ vero che oggi sia le compagnie assicurative che gli istituti di credito hanno inserito nei piani industriali il bisogno di incrementare le posizioni sul settore danni, che offre maggiori margini di guadagno rispetto ad altre attività, dall’altro lato, gli italiani restano tra la popolazione quella più “ostile” alla cultura della prevenzione.
La relazione del presidente dell’Ivass, che invito a leggere, è uno spot alla nostra professione. Quando il presidente afferma che
“La maggior parte della popolazione italiana non percepisce il bisogno di assicurare sé stessa, i propri beni o i propri congiunti. La definizione di ‘rischio’, inteso come possibilità che si verifichi un evento futuro e incerto, la facoltà di coprire tale rischio o, ancora, la presenza di una serie di strumenti che si possono utilizzare per vivere con maggiore tranquillità, sono concetti ancora troppo spesso estranei al modo di pensare dei cittadini”
E noi agenti che siamo gestori del rischio lo sappiamo bene. Quante volte abbiamo notato che i clienti sbarravano gli occhi di fronte alla presentazione di alcuni scenari possibili.
Tale attitudine offre lo spunto per affermare con sicurezza che ieri, oggi e domani in Italia ci sarà bisogno di qualcuno che diffondi una cultura della prevenzione, che sia capace di far nascere una esigenza, che sappia toccare gli aspetti dell’anima per creare delle emozioni. La vendita è cogliere l’emozione suscitata e questo sarà fatto sempre dagli agenti. L’innovazione tecnologica, non può arrivarci, lo sappiamo bene e deve essere a servizio degli agenti e supportare quest’ultimi per il miglioramento dell’attività…ascoltiamo maggiormente gli agenti, esaltiamo il loro ruolo di…“angelo “. Ricordate la bellezza dello spot di Generali quando paragonò gli agenti agli angeli? Per una volta la compagnia ci dimostrò di credere nel nostro ruolo, e lo spot fu così concreto e reale che vinse tanti premi. Peccato che oggi gli angeli faticano a sopravvivere…
L’Italia è una nazione di santi, poeti, navigatori….insomma siamo una popolazione di sognatori, spendiamo 107 miliardi di euro in giochi e lotterie e 17 miliardi in premi di rami danni no-auto , rimane a noi il compito di affiancare al sogno di ognuno, anche la lungimiranza della prevenzione e sono convinto che solo la nostra capacità relazionale con le persone può far realizzare gli auspici di crescita nostra e delle compagnie. Sempre che queste parlino la nostra stessa lingua.
Buona lettura
Tommaso Iannuzzi
Componente di Giunta