Il Sindacato Nazionale Agenti, guidato da Claudio Demozzi, trova in un’interrogazione parlamentare del Senatore Carlo Giovanardi un possibile supporto a livello politico delle proprie tesi riguardanti la questione del riequilibrio del bilancio prospettico del Fondo Pensione Agenti.
Il Sindacato Nazionale Agenti, guidato da Claudio Demozzi, trova in un’interrogazione parlamentare del Senatore Carlo Giovanardi un possibile supporto a livello politico delle proprie tesi riguardanti la questione del riequilibrio del bilancio prospettico del Fondo Pensione Agenti.
“Negli ultimi mesi – dichiara Demozzi, annunciando i contenuti dell’interrogazione parlamentare – i nostri sforzi e aperture verso l’ANIA per trovare una modalità di risoluzione condivisa sul Fondo Pensione Agenti non hanno portato agli esiti auspicati. Abbiamo in tutte le sedi tentato di individuare una formula che tendesse a salvaguardare le istanze delle Compagnie e i diritti degli agenti. Nelle ultime settimane però il dialogo si è arroventato e in molteplici sedi, anche pubbliche, gli esponenti dell’ANIA non hanno offerto il minimo spiraglio o espresso la volontà di riequilibrare in modo responsabile il dissesto prospettico del Fondo Pensione Agenti. Abbiamo giudicato irricevibile la proposta di contribuire con 16 milioni di euro al riequilibrio del bilancio prospettico del Fondo, a fronte di un disavanzo stimato in oltre 700 milioni, lasciando così ricadere il peso del sacrificio sulle spalle degli agenti, sia attivi che in pensione, con tagli alle prestazioni che arriverebbero anche al 75% di quelle attese”.
“Quindi, oggi apprendiamo con grande soddisfazione dell’interrogazione parlamentare presentata da Carlo Giovanardi sul tema del Fondo Pensione Agenti. Anche la politica ha capito che il Fondo può essere salvato e sposa le tesi di Sna, l’unica parte sociale che si è spesa in questi mesi sulla vicenda. Rimaniamo a questo punto in attesa di ulteriori sviluppi, in quanto siamo stati contattati anche da altri esponenti politici che hanno seguito la questione sulla stampa e hanno chiesto di approfondire la conoscenza del problema”, conclude il presidente SNA.
FONTE INTERMEDIA CHANNEL