“Pronti all’innovazione ma non tradiamo il modello vincente che rappresentiamo”: è questo il concetto principale emerso nel corso della VI Convention Nazionale del Gruppo Agenti Generali Italia (GA-GI), svoltasi lo scorso 28 novembre a Reggio Emilia. Con lo slogan “SIMPLER, SMARTER, FASTER – Semplificare non significa disintermediare”, gli iscritti al GA-GI si sono confrontati sul futuro digitale che li aspetta e sulla “digital revolution” che sta riguardando il Gruppo e gli agenti di assicurazione di Generali Italia.
Molto apprezzato l’intervento del presidente Vincenzo Cirasola, “che ha scaldato gli animi dei 450 partecipanti” ricordando tutte le tappe che hanno portato alla newco e i disagi che ancora gli agenti stanno vivendo sulla propria pelle. “La forte partecipazione è la testimonianza della compattezza e unione del nostro gruppo – ha dichiarato Cirasola –. E rappresenta per me un forte stimolo a continuare nella strada intrapresa con la Giunta. Spesso nei tavoli di negoziazione ci troviamo soli, oggi invece abbiamo sentito tutta la forza del Gruppo, che sostiene le nostre battaglie e che sa che il nostro fine principale è di ottenere il miglior risultato possibile per i nostri associati”.
Dimostrazione di ciò, segnalano dal GA-GI, “l’accordo dati” sottoscritto dal gruppo agenti con la compagnia, che è stato ricordato nell’intervento dell’amministratore delegato Marco Sesana, “il quale nel ribadire i tre concetti chiave sui quali ruota il futuro della compagnia – tecnologia all’avanguardia, efficienza e trasformazione – ha riaffermato la centralità degli agenti di Generali Italia che aderiranno all’accordo anche nell’era della digitalizzazione”.
L’accordo, definito “lungimirante e di portata storica” dal Consiglio Direttivo GA-GI si concentra su cinque punti fondamentali: contitolarità, centralità dell’agente, portabilità dei dati (al termine del mandato, l’agente acquista la piena titolarità dei dati dei clienti), indennità aggiuntiva in caso di cessazione e ultrattività degli aderenti. Un accordo su base volontaria, evidenziano ancora dal gruppo agenti, “che trasforma l’intermediario da semplice responsabile a contitolare dei dati e che comprova la lungimiranza del GA-GI”.
“Applauditi e di livello” anche gli interventi di Gianni Canova (preside della Facoltà di Comunicazione, Relazioni Pubbliche e Pubblicità Libera Università IULM di Milano), di Federico Rajola (Ordinario di Organizzazione Aziendale – Università Cattolica di Milano) e di Maurizio Sobrero (Ordinario di Gestione dell’Innovazione – Facoltà di Economia dell’Università di Bologna) che sono entrati nel dettaglio della digital devolution, analizzando le varie sfumature di tale trasformazione, dal modo di comunicare con l’utente, fino alla relazione, dalle prospettive future all’analisi dei fattori di perturbazione (disruptive).
Seguita e partecipata anche la tavola rotonda preceduta dalla presentazione dei risultati della ricerca condotta dal CeTIF, curati e presentati da Chiara Frigerio, segretario Generale del Centro di Ricerca dell’Università Cattolica di Milano. La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Francesco Bardelli (Head of Business Transformation Generali Italia), Giancarlo Bosser (Chief Life & Employee Benefits Officer Generali Italia), Claudio Cacciamani (Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari – Università di Parma), Vincenzo Cirasola, Stefano Gentili (Chief Marketing & Distribution Officer Generali Italia) e Massimo Monacelli (Chief Property & Casualty and Claims Officer Generali Italia).
“La ricerca del CeTIF – ha concluso Cirasola – certifica che il modello degli agenti storici delle Generali, continua ancora oggi anche nella newco a essere un modello vincente. Ma non possiamo ancora dirci soddisfatti di questo perché il nostro compito è trovare anche delle soluzioni per le agenzie che hanno espresso delle difficoltà di redditività. Lavoreremo sodo affinché la compagnia sappia dare anche a questi agenti delle risposte concrete”.
Fonte: Intermedia Channel